Si può imprigionare il vento? Ecco come farlo con Scracth
- Francesca Lazzari
- 26 set 2017
- Tempo di lettura: 1 min

Numerose sono le iniziative legate al coding e altrettanto numerosi sono i finanziamenti disponibili a seguito dei bandi pubblicati in questi ultimi mesi: In estate si imparano le STEM, Avviso pubblico per lo sviluppo del pensiero computazionale, della creatività digitale e delle competenze di “cittadinanza digitale in scadenza il 5 maggio 2017.
Purtroppo però, sempre più spesso, leggo di colleghi che non trovano finalità ulteriori se non il puro esercizio. Ovviamente ciò limita non solo l’interesse dello studente, ma anche dell’insegnante stesso, che dopo aver utilizzato il coding per un paio di volte si chiede a cosa è servito.
Come detto più volte il termine coding fa riferimento unicamente alla capacità di dare istruzioni (tant’è che possiamo parlare di coding unplugged), ma se leghiamo tale capacità alla più alta competenza cognitiva ovvero a quella del pensiero computazionale, allora non sarà facile né per i nostri allievi e tantomeno per i colleghi insegnanti, perdere l’entusiasmo.
Ma come si fa a fare ciò?
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